Secondo un’indagine svolta dall’Osservatorio Startupper’s Voice, su un campione di circa 200 startup italiane, ben il 40% ha attivato un processo di ricerca di personale qualificato, senza però ottenere dei risultati soddisfacenti.
Nello specifico il 15% degli intervistati dichiara di aver individuato il candidato avente le competenze ricercate, mentre l’11% ha addirittura rinunciato alla ricerca del personale.
La domanda a questo punto sorge spontanea: cosa ricercano nello specifico le startup nei loro collaboratori? Non solo competenze tecniche ma anche le famose soft skills, ovvero delle competenze trasversali necessarie per interagire negli ambienti particolari nei quali le start-up militano.
Carola Adami founder e Ceo di Adami & Associati, società specializzata in ricerca di personale qualificato per Pmi e multinazionali spiega che “Per riuscire a portare sul mercato una nuova azienda è infatti necessario un alto livello di coesione all’interno del gruppo di lavoro, il quale sarà per forza di cose sottoposto a continue e stressanti pressioni”.
Le startup infatti si ritrovano spesso ad essere sommerse da rigide pianificazioni e dalla costante competizione con le altre imprese nascenti.
Quindi, la ricerca del candidato da inserire nel proprio team va al di là del mero soddisfacimento delle competenze tecniche, ma si basa anche su particolari compatibilità relazionali ed emotive.
È anche per questo motivo che la ricerca si fa dura. I dati inoltre non danno un’immagine rassicurante delle startup in Italia: l’80% e il 90% di queste fallisce in tempi brevissimi. Per quali motivazioni? Adami risponde “Un’idea commerciale inadeguata in partenza, una perenne insufficienza di liquidità e sì, la mancanza di un buon team di collaboratori”.
Per fare in modo che le startup crescano, anche nel suolo italiano, stanno vedendo la luce le cosiddette “accelerator” o acceleratori di impresa, ovvero aziende che decidono di metter a disposizione delle startup le proprie tecnologie e risorse, favorendo così l’accesso veloce e duratura di queste ultime nel mercato. Anche gli acceleratori di impresa non sono esenti però dallo stesso problema di ricerca di personale qualificato, da affiancare alle startup nascenti.
Le figure maggiormente ricercate sono i manager con capacità trasversali tecniche,capacità di sopportare situazioni di stress nella gestione di progetti diversi, nello stesso momento, con tempi ristretti e scadenze ravvicinate.
Una figura fondamentale per queste nuove realtà è il Business Development Team che riunisce il direttore commerciale e il recruiter, che deve impostare le strategie di vendita e individuare quali startup aiutare e far crescere, accogliendole nell’acceleratore.
Nello specifico le figure maggiormente ricercate dagli acceleratori di impresa sono: responsabili della realizzazione di sistemi elettronici e in grado di coordinare un team di hardware engineering, ingegneri hardware, ingegneri software, capaci di implementare applicazioni avanzate su piattaforme tecnologicamente innovative.