Esattamente 105 anni fa affondava la “nave dei sogni”, definita inaffondabile in una tragedia che ha ispirato film e documentari ed ora anche una mostra a Torino. Fino al 25 Giugno infatti al parco del Valentino sarà possibile rivivere i suggestivi ambienti del Titanic in una mostra interattiva dal titolo “Titanic – The Artifact Exibition”, Promotrice delle Belle Arti, via Balsamo Crivelli 11.
In questa mostra sarà possibile conoscere le storie personali di chi era a bordo del transatlantico, le motivazioni del loro viaggio in America attraverso tutti i reperti che sono stati recuperati in varie missioni subacquee sia dei passeggeri di prima classe che dei tanti di terza classe.
Una sala intera della mostra è dedicata ai 37 italiani che si erano imbarcati nel più grande transatlantico dell’epoca e di tutte le testimonianze di chi è ancora in vita e che è stato testimone di tale tragedia.
Inoltre nel padiglione “italiano” sarà possibile ammirare un modellino della nave in scala 1 a 100 con i 4 ponti superiori arredati fedelmente costruito da Duilio Corradi che, dopo una lunga carriera in marina, è diventato una dei massimi esperti sul Titanic.
Oltre ai pezzi autentici della nave, oggetti dei passeggeri rinvenuti dall’Oceano sarà possibile immergersi nell’atmosfera del Titanic grazie alla ricostruzione in scala reale di un alloggio di prima classe e di una cabina di terza classe. Ma non solo.. è presente una parete reale di ghiaccio che vuole avere come scopo quello di far sentire e comprendere ai visitatori della mostra le condizioni reali di freddo presenti al momento della collisione tra il transatlantico e l’iceberg nelle prime ore del mattino del 5 aprile1912.
Le audioguide, facoltative, raccontano la collisione con il grande iceberg e le fasi dell’affondamento della “nave dei sogni”. La mostra si conclude con il memoriale muro (wall) e con l’elenco di tutti i passeggeri presenti nel Titanic, quelli salvati, quelli scomparsi e quelli dispersi.
La notte della collisione con l’iceberg, domenica 14 aprile 1912 alle ore 23:40, causò uno squarcio e l’apertura di alcune falle sotto la linea di galleggiamento allagando i primi 5 compartimenti stagni del transatlantico. In 2 ore e 40 minuti l’inaffondabile Titanic si abissò, esattamente 2:20 del 15 aprile, spezzandosi in due parti. Quella notte persero la vita 1518 dei 2223 passeggeri imbarcati, compresi quasi tutto l’equipaggio composto da 900 uomini. Solamente 705 persone riuscirono a sopravvivere grazie all’arrivo della nave mercantile Carpathia distante 58 miglia dal Titanic. 6 di questi furono salvati da una scialuppa, al comando del quinto ufficiale Harold Godfrey Lowe che tornò tra la gente finita nelle gelide acqua dell’Oceano Atlantico.
La temperatura infatti era di circa 0 gradi e tutti coloro che erano in mare avrebbero potuto resistere al massimo 10 minuti prima di assiderarsi. Infatti, gran parte dei naufraghi morì per ipotermia e non per annegamento, dato che quasi tutti indossavano il giubbotto salvagente di salvataggio.