Qualche settimana fa agli onori delle cronache c’è stata la notizia della morte di una donna che aveva provato a curare un forte eczema iniettandosi sotto pelle delle particolari iniezioni a base di curcuma. Il trattamento è stato somministrato endovena da un naturopata della California, Jade Erick, facendo finire la donna in arresto cardiaco portandola alla morte.
Ma che spezia è la curcuma?
La curcuma (curcuma longa) è una pianta originaria dell’Asia meridionale, utilizzata da lungo tempo.
Fa parte della stessa famiglia dello zenzero e viene infatti utilizzata per pietanze come spezia ma è anche caratteristica per le preparazioni dell’Ayurveda. Questa radice si impiega da oltre 5000 anni nella medicina ayurvedica come depurativo generale, digestivo, antinfiammatorio, contro la dissenteria, artrite e disturbi epatici.
Da questa pianta viene estratto un particolare composto, di colore giallo ocra, che prende il nome di curcumina.
Dall’industria alimentare vien utilizzato come insaporitore, colorante alimentare e conservante.
Negli ultimi anni sono uscite delle notizie, a seguito di studi, sulle diverse proprietà benefiche della curcumina, in particolar modo viene considerata un antinfiammatorio naturale, digestivo ed epatoprotettore. Sembrerebbe che fosse proprio fegato che la curcuma esercita una forte azione disintossicante, depurandolo da eccessi e scorie accumulate nel tempo. Per questo motivo è spesso indicata in caso di abuso di alcool o farmaci, cirrosi, epatiti o come digestivo per digestione lenta, pesantezza o disturbi intestinali.
Per tale motivo le aziende che producono integratori alimentari si sono buttati a capofitto su questa sostanza ed è nato il mito che la con la curcumina è possibile curare o prevenire numerose patologie dal cancro alla disfunzione erettile, fino a pensare di utilizzarla per via endovenosa.
In un soggetto sano la curcuma non presenta particolari controindicazioni. È consigliabile comunque chiedere prima dell’assunzione un parere al proprio medico curante soprattutto se si soffre di disturbi come ulcera gastrica, occlusione delle vie biliari, ittero o insufficienza epatica. Dosi eccessive di curcuma possono provocare nausea o acidità gastrica. Sono inoltre possibili interazioni con farmaci ipoglicemizzanti, anticoagulanti e immunosoppressivi, pertanto chi assume questo tipo di farmaci dovrebbe limitare il consumo di questa spezia. Infine è sconsigliata in gravidanza, allattamento e nei bambini sotto i 2 anni di età.
Il problema su questa sostanza è che nemmeno la ricerca scientifica ha ancora chiari i reali benefici della curcumina e non esistono quindi risposte certe e definitive. Di letteratura scientifica sugli studi sulla curcumina se ne trovano molto ma sono tutte sperimentazioni in vitro.
Secondo un articolo del Journal of Medical Chemistry la curcumina potrebbe rivelarsi una falsa pista: la molecola della curcumina in vitro mostra una serie di fantastiche proprietà non perché reagisca davvero con le molecole bersaglio dei test, ma perché è molto instabile e quindi tende a reagire con qualunque cosa presente, facendo quindi risultare positivo quello che invece è semplicemente un’interferenza.